Uno stile comunicativo unico e memorabile, episodi discutibili e un target di riferimento reattivo hanno fatto di questi giornalisti dei miti
Nel vasto panorama dell’informazione online, alcuni giornalisti hanno saputo conquistare l’Olimpo internettiano, diventando vere e proprie icone della comunicazione digitale. Ma che impatto che hanno avuto nel mondo della comunicazione online?
Germano Mosconi: re del fuori onda
Il 1° marzo 2012 segna la scomparsa del giornalista veronese Germano Mosconi, un professionista che, suo malgrado, divenne celebre per alcuni fuori onda nei quali si lasciava andare a imprecazioni e bestemmie. Ecchi chi era. Germano Mosconi, nato nel 1932, giornalista di stile misurato e dotato di una perfetta padronanza della lingua italiana, ha trascorso la sua carriera a Verona. In un’epoca in cui i giornalisti incarnavano uno stile raffinato, Mosconi si è distinto come esperto di sport e appassionato sostenitore dell’Hellas. Ha scritto di tennis e golf per L’Arena, è stato direttore del settimanale Il Nuovo Veronese e, nel 1996, ha fondato la Gardasee Zeitung, una rivista destinata ai villeggianti tedeschi, con un successo tale da essere distribuita anche in Germania. Il volto di Mosconi è diventato il simbolo dell’emittente locale Telenuovo, dove ricopriva il ruolo di caporedattore e conduceva il telegiornale con una voce profonda e una dizione impeccabile.
Tuttavia, anche i professionisti più navigati possono commettere errori in televisione, soprattutto quando la trasmissione non è in diretta. È quanto accaduto a Germano, la cui reazione a questi imprevisti, così vivace e in netto contrasto con il suo contegno elegante, è diventata nota grazie ai fuori onda diffusi dai suoi scherzosi colleghi. La leggenda narra che durante le riprese, i colleghi in studio provocassero appositamente Germano, creando situazioni imbarazzanti come incollargli i fogli o sbattere una porta. Guardando i filmati, questa versione sembra plausibile, e ha dato vita a un capolavoro di comicità involontaria.
Sebbene Mosconi si sia profondamente rammaricato dell’accaduto, rifiutandosi di partecipare a programmi televisivi o radiofonici per discutere di questa fama non cercata, è innegabile che la sua reazione sia diventata un’opera di comicità unica. Un uomo d’altri tempi, Mosconi ha trovato disdicevole la notorietà derivante dal ridicolo, rifiutando di farsi coinvolgere ulteriormente.
Angelo Ruoppolo: il cronista dalla voce unica di Agrigento
Ad Agrigento, anche la più comune delle cronache assume una dimensione straordinaria grazie a Angelo Ruoppolo, il noto telegiornalista di Teleacras, una delle emittenti televisive private più seguite della zona. Ruoppolo è diventato una figura di spicco grazie alla sua enfasi unica nel presentare e commentare gli eventi quotidiani. Che si tratti di un incendio, una lite tra un meccanico e un cliente o una rapina nell’appartamento di un’anziana signora, Ruoppolo sa come trasformare anche la notizia più piccola in un racconto avvincente. La sua abilità nel comunicare le storie del giorno, che spaziano dalla tragica storia di una mucca investita mentre attraversa la strada all’arresto di Bernardo Provenzano, ha catturato l’attenzione non solo degli spettatori locali, ma anche dei navigatori online.
Su piattaforme come YouTube, i servizi condotti da Ruoppolo stanno riscuotendo un notevole successo, in particolare quelli arricchiti da poesie, citazioni musicali (che vanno da Battisti a Baglioni) e metafore ardite. Ruoppolo non è solo un giornalista, ma anche un narratore che sa amalgamare il lato umano delle storie con elementi artistici, creando così un connubio coinvolgente per il pubblico. La sua capacità di portare una prospettiva unica alle notizie locali ha reso il suo lavoro non solo informativo, ma anche intrattenimento di prima classe per la comunità agrigentina e oltre. In un panorama mediatico spesso omogeneo, Angelo Ruoppolo emerge come una voce distintiva, portando una freschezza e un’apprezzata originalità al giornalismo locale.
“A’ Nutizia”: il tg tra dialetto e controversie televisive
Un interessante oggetto di studio nel panorama mediatico italiano è rappresentato da “A’ Nutizia”, il TG dialettale condotto dalla vivace coppia di fratelli partenopei, Francesco e Annamaria Bianco, trasmesso su Teleakery. La loro conduzione solleva diverse domande sullo scopo di questa particolare scelta linguistica e sulle dinamiche comunicative che ne derivano.
Si potrebbe ipotizzare che i Bianco abbiano l’intento di rendere le notizie più accessibili agli abitanti dei Quartieri Spagnoli e di Scampia, avvicinando il linguaggio televisivo al vernacolo locale. Tuttavia, sorge spontanea la riflessione su quanto sia realmente necessario tradurre concetti complessi in un dialetto, come se gli spettatori locali non potessero comprendere un italiano standard. La personalità di Annamaria Bianco aggiunge un elemento intrigante all’analisi. La sua espressione di eterna supponenza potrebbe sollevare interrogativi sul tono con cui il messaggio viene veicolato. La scelta di Francesco Bianco di imitare il gesto dell’impiccagione durante una notizia su un suicidio universitario solleva questioni etiche e di sensibilità, mettendo in discussione la responsabilità dei media nella trattazione di tematiche delicate.
La persistenza di “A’ Nutizia” dal 2001 suggerisce che, nonostante le controversie e i dubbi espressi, vi sia un pubblico che apprezza lo stile unico della trasmissione. La domanda fondamentale resta: a chi si rivolge realmente questo programma? Se l’obiettivo è avvicinare la notizia alla vita quotidiana degli spettatori, il fine potrebbe essere raggiunto. Tuttavia, l’approccio controverso solleva interrogativi sulla responsabilità sociale dei conduttori e sulla percezione che il pubblico ha di un’informazione dialettale. “A’ Nutizia” si presenta come un fenomeno affascinante da esaminare attraverso una lente sociolinguistica, sondando le dinamiche di comunicazione, la rappresentazione dei temi sensibili e il ruolo della lingua nella trasmissione di notizie.
Tutti questi giornalisti hanno lasciato e lasciano un’impronta indelebile nel mondo digitale, dimostrando come il carisma e l’originalità possano trasformarsi in una potente forza comunicativa online. Le loro espressioni e il loro modo di comunicare hanno ispirato una nuova generazione di contenuti e creato uno spazio in cui l’autenticità e la creatività sono apprezzate più che mai. In un’era in cui la comunicazione online è divenuta predominante, figure come Germano Mosconi e Angelo Ruoppolo hanno dimostrato che l’unicità e l’autenticità sono le chiavi per conquistare l’Olimpo internettiano. La capacità di intrattenere, far riflettere e, al contempo, essere autentici ha reso questi giornalisti delle vere icone digitali. La loro eredità vive attraverso i video che continuano a essere condivisi e apprezzati online, testimoniando l’impatto duraturo che hanno avuto sulla comunicazione digitale.
Può interessarti anche: “Dal Bugogate alle battute su Fedez: le situazioni più controverse create da Morgan negli ultimi anni“