Tutti pazzi per le bottigliette di salsa di soia Kikkoman: ecco quanto costano le più rare

Tutti conoscono la salsa di soia Kikkoman, ma c’è anche chi ne colleziona le bottigliette, arrivate anche al MoMa di New York

Il mondo della gastronomia è spesso arricchito da prodotti che diventano icone, non solo per il loro gusto distintivo ma anche per la loro storia e riconoscibilità. Tra questi, c’è un nome che si distingue nel panorama culinario giapponese: Kikkoman. Ma cosa rende Kikkoman così speciale? Scopriamo il fascino di questa azienda e delle sue iconiche bottigliette.

La storia di Kikkoman

Kikkoman è una società giapponese con una lunga e ricca storia che risale addirittura al 1603. Fondata nella città di Noda, nella prefettura di Chiba, questa azienda ha saputo mantenere intatta la sua tradizione e qualità attraverso i secoli. La sua attività principale è la produzione di salsa di soia, ma la gamma di prodotti si è estesa nel corso del tempo, includendo salse teriyaki, condimenti per zuppe e molto altro. La chiave del successo di Kikkoman risiede nella dedizione alla qualità e alla purezza degli ingredienti. La salsa di soia Kikkoman viene prodotta utilizzando solo quattro ingredienti essenziali: soia, grano, acqua e sale. Questa semplicità si traduce in un sapore equilibrato e autentico, che ha conquistato il palato di chef professionisti e appassionati di cucina in tutto il mondo.

Oltre a soddisfare i palati di milioni di persone, Kikkoman si impegna anche per la sostenibilità. L’azienda ha adottato pratiche e processi che riducono l’impatto ambientale della produzione delle sue salse. Questo impegno non solo riflette la responsabilità aziendale ma contribuisce anche a mantenere Kikkoman al passo con le crescenti aspettative dei consumatori moderni.

Le iconiche bottigliette Kikkoman

Uno degli elementi distintivi di Kikkoman è sicuramente la sua bottiglietta. L’azienda ha adottato un design unico che è diventato immediatamente riconoscibile. La bottiglia Kikkoman è slanciata, con una forma elegante e una tapparella rossa a contrasto. Questo design è diventato un’icona della cultura culinaria giapponese e ha contribuito a rendere Kikkoman facilmente individuabile sugli scaffali di tutto il mondo. Ma cosa rende così speciali queste bottigliette? Oltre al design accattivante, la bottiglia Kikkoman è progettata con un beccuccio che facilita il versamento e il dosaggio preciso della salsa. La tapparella rossa non è solo un elemento decorativo, ma funge anche da tappo ermetico per preservare la freschezza e la qualità della salsa di soia.

Kikkoman nel mondo

La salsa di soia Kikkoman ha conquistato una posizione di rilievo nella cucina internazionale. La sua versatilità la rende adatta a una vasta gamma di piatti, dal sushi alle grigliate, dai piatti asiatici alle creazioni culinarie di ispirazione occidentale. È diventata una presenza comune nelle cucine di tutto il mondo, portando il gusto autentico del Giappone nelle case di milioni di persone.

Le bottigliette Limited Edition

Le edizioni limitate della famosa bottiglietta di salsa di soia Kikkoman hanno trasformato questo oggetto quotidiano in un ambito pezzo da collezione, con gli appassionati disposti a investire cifre considerevoli per aggiudicarsi i dispenser più rari o quelli realizzati in collaborazione con noti brand. Infatti il contenitore in questione non è semplicemente un elemento pratico che si trova comunemente sulle tavole dei ristoranti orientali e sugli scaffali dei supermercati; è anche un autentico capolavoro di design industriale.

L’entusiasmo generato dalle edizioni limitate ha intensificato l’interesse dei collezionisti verso questa bottiglietta, specialmente grazie alle collaborazioni con marchi di fama mondiale come Hello Kitty e Disney. Mentre per alcuni queste edizioni speciali potrebbero sembrare mosse di marketing, per gli appassionati rappresentano autentici pezzi da collezione, soprattutto negli Stati Uniti. Mentre le bottigliette “ordinarie” possono essere acquistate a cifre modeste in qualsiasi negozio, le versioni più rare e con marchi prestigiosi sono disponibili online a prezzi che oscillano da diverse centinaia a migliaia di dollari.

salsa di soia kikkoman edizioni limitate
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Questa Kikkoman-mania non è solo una questione di marketing; per molti appassionati, le versioni speciali di questa bottiglietta sono considerate vere e proprie opere d’arte. Tiffany Leig, scrittrice intervistata dal magazine Eater, sottolinea che il dispenser Kikkoman è innegabilmente un oggetto d’arte globale, e le versioni speciali, essendo relativamente rare, sono considerate tanto preziose quanto opere d’arte rare. La popolarità di queste edizioni limitate ha persino portato la bottiglietta ad essere inclusa nella collezione del Museum of Modern Art (MoMA) di New York.

La storia di questo fenomeno risale al 1961 quando il dispenser Kikkoman fu presentato per la prima volta dall’azienda giapponese. Dopo tre anni di studio e la creazione di circa cento prototipi diversi, il designer Kenji Ekuan (scomparso nel 2015) realizzò questa bottiglietta, che si rivelò una svolta estetica e pratica. Il nuovo design consentiva di vendere la salsa di soia in un formato adatto al consumo domestico e, grazie al tappo dosatore, di dosare le quantità con precisione, riducendo al minimo gli sprechi e i gocciolamenti. La diffusione della cucina orientale a livello globale ha contribuito ulteriormente al successo di questo iconico dispenser, dimostrando che la sua storia è destinata a continuare nel tempo.

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