Non lasciare assolutamente le bottigliette d’acqua in macchina, ecco il perchè

È vero che, soprattutto in estate, è pericoloso lasciare le bottiglie d’acqua in macchina? Ecco la risposta degli esperti!

Cosa succede se si lascia una bottiglia d’acqua in macchina? Soprattutto nella stagione estiva, dove le temperature sono decisamente elevate, ci sono rischi maggiori, come il deterioramento delle bottiglia? La ricercatrice di Chimica degli Alimenti all’Università Federico II di Napoli, Luana Izzo, intervistata da lacucinaitaliana.it, ha risposto a queste e a molte altre domande sull’argomento. Ecco che cosa ha detto.

Ecco perché non lasciare mai le bottiglie d’acqua in macchina

Le bottiglie in plastica, che contengono acqua o altre bevande, sono fatte con polietilene tereftalato (PET), policarbonato (PC) e polietilene ad alta densità (HDPE). Sono materiali che, se sottoposti per lungo tempo a temperature molto alte, possono degradarsi”, ha dichiarato la dottoressa Izzo. “Degradandosi – ha continuato – questi materiali possono rilasciare sostanze potenzialmente dannose per la salute dell’uomo, come microplastiche, antimonio e altri inquinanti. Per questa ragione è bene evitare di lasciare una bottiglia d’acqua in macchina, specie sotto il sole”.

Bottiglia di plastica nel porta bicchieri della macchina
Immagine | Unsplash @Kameleon007 – SocialBoost.it

Inoltre, sempre secondo la dottoressa, è importante, anche se non è una soluzione sicura al 100%, proteggere la bottiglia dai raggi solari, mettendola, ad esempio, sotto il sedile, infatti “i veicoli posteggiati al sole possono diventare roventi. In poco tempo la temperatura della carrozzeria può raggiungere gli 80 gradi e quella interna superare i 40 gradi. Sicuramente tra sedile e cruscotto non c’è molta differenza, ma riparare la bottiglia in una zona non esposta ai raggi solari diretti potrebbe aiutare sicuramente”.

Oltre al deterioramento della qualità dell’acqua, l’esposizione diretta della bottiglia ai raggi del sole potrebbe essere rischiosa anche per un altro motivo, la dottoressa, infatti, ha spiegato che “si potrebbe verificare un fenomeno simile a quello delle lenti di ingrandimento: quando i raggi solari penetrano all’interno dell’auto e colpiscono la bottiglia di acqua, l’acqua rifrange la luce fino a provocare bruciature ai tessuti dell’auto. Ovviamente devono verificarsi delle condizioni estreme, come raggi solari diretti, bottiglietta senza etichetta, tempo prolungato e temperatura elevata. La includerei tra le ipotesi probabili”. Nonostante le probabilità siano abbastanza basse è importante sapere che episodi del genere si sono più volte verificati, quindi vi consigliamo di stare attenti anche a questa eventualità.

Altra ipotesi, molto remota, ma possibile, è che la bottiglia d’acqua esploda. Anche in questo caso si dovrebbero verificare condizioni estreme, ma viste le temperature sempre più alte è bene prendere in considerazione questa possibilità. La dottoressa Izzo, a questo proposito, ha commentato: “Il calore può facilitare la rottura dei legami chimici nella plastica di cui sono fatte ad esempio le bottiglie di plastica, rilasciando una piccolissima quantità di sostanze chimiche nelle bevande. Più la temperatura e il tempo di esposizione aumentano, più i legami chimici della plastica si rompono e aumenta la probabilità che le sostanze chimiche filtrino. Può avvenire un’esplosione fisica perché l’acqua dilata e vaporizza”.

Come alternative alla bottiglia di plastica, la dottoressa Izzo ha individuato 2 alternative valide, ovvero il vetro e l’acciaio, ma con le loro differenze. Secondo lei “Il vetro è chimicamente uno dei materiali più inerti e più sicuri dal punto di vista della contaminazione. Non si rischia contaminazione nemmeno con la borraccia in acciaio inossidabile. Una borraccia in alluminio, invece, come la plastica può rilasciare nell’acqua tracce di metalli e ftalati”.

 

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