Barbie: dieci curiosità che (forse) non sai sul film e sulla bambola

Dal nome stesso della bambola – perché si chiama proprio “Barbie”? – all’ingaggio del cast stellare, fino alla nascita del giocattolo Mattel più famoso al mondo oltre 60 anni fa. Ecco 10 curiosità dal mondo di Barbie

L’attesa per l’evento più rosa dell’estate – anzi, senza dubbio di tutto l’anno – è finalmente giunta al termine. Il film di Barbie oggi è ufficialmente nelle sale italiane, e si prospettano numeri da urlo al botteghino.

Alla regia, l’attenta e premurosa Greta Gerwig (che negli anni scorsi ha diretto pellicole come Lady Bird e Piccole Donne), ormai più volte osannata durante le interviste e le apparizioni pubbliche dal suo cast stellare, tra cui svettano Margot Robbie, nelle vesti “im-perfette” della bambola, e Ryan Gosling, un Ken rigorosamente biondo platino.

L’esplosione mediatica del film

Oltre allo stesso film, che è la storia di Barbie che si avventura per il mondo meno rosa (e fiori) della cruda realtà insieme al suo corteggiatore, lasciando Barbieland, quello che ha fatto tanto chiacchierare ultimamente e che probabilmente garantirà i numeri a cui la produzione aspira è la fantastica campagna pubblicitaria, i look strepitosi delle star coinvolte e le numerose partecipazioni con volti noti provenienti da altri settori, come quello della musica. Si contano infatti Dua Lipa e Billie Eilish alla colonna sonora di Barbie, insieme ad altri nomi celebri.

L’esplosione mediatica degli ultimi mesi ci ha fatto immergere totalmente nel mondo rosa e trendy della bambola, tuttavia rimangono molti aspetti dell’immaginario Barbie di cui forse non tutti sono a conoscenza.

Dieci cose che forse non sai su Barbie

Ecco quindi dieci curiosità, alcune prettamente sulla bambola giocattolo che ha ispirato il film, altre più specifiche sul progetto cinematografico, che forse non sai ancora su Barbie e il suo mondo.

1. Dalle bambole al film

Il film si basa su bambole e playset Barbie prodotti dal 1975 al 1991 dalla celebre casa produttrice di giocattoli Mattel, che è stata uno dei collaboratori essenziali nella produzione pellicola. La Barbie numero 1 approdò sul mercato il 9 marzo 1959, durante la fiera internazionale del giocattolo di New York e fu venduta a soli 3 dollari.

Nel film appariranno le versioni più famose dell’icon-doll, dall’anno della sua ideazione ad oggi, e saranno interpretate da star come Hari Nef nel camice di Barbie dottoressa, Emma Mackey nei panni della Barbie Nobel per la fisica, Dua Lipa nella pinna iridescente di Barbie sirena, Issa Rae nel tailleur di Barbie Presidente e Emerald Fennell nel ruolo dell’amica Midge, la controversa bambola in stato di gravidanza introdotta nel 1963.

Set di Barbie della Mattel dedicato al film del 2023 di Gerwig
Foto | @Mattel – socialboost.it

2. L’ispirazione e il nome della bambola

Ad ispirarmi nella creazione di Barbie è stata la volontà che, attraverso la bambola, le bambine potessero immaginare di essere tutto ciò che desiderano“. A dirlo è stata la creatrice, Ruth Handler. A metà degli anni Cinquanta pensò a questa bambola moderna, che poi dedicò a sua figlia Barbara, da cui deriva anche il nome del giocattolo più famoso della Mattel.

3. I protagonisti del film

La prima scelta per il ruolo di protagonista in realtà non è ricaduta su Margot Robbie, ma sull’attrice Gal Gadot, ex modella e Miss Israele 2004. Questa, ricordata da tutti per aver interpretato Wonder Woman nelle pellicole dedicate del 2017 e 2020, ha rifiutato la parte, in favore dell’attrice australiana, che poi è diventata anche produttrice di Barbie.

Ryan Gosling, dal suo canto, ha accettato il ruolo di Ken dopo aver ritrovato la bambola del fidanzato di Barbie delle sue due figlie (Esmeralda, 9 anni, e Amada, 7) sdraiata a faccia in giù nel fango. Dopo un’esitazione iniziale davanti alla richiesta di Gerwig, il «tragico» accaduto l’ha spinto a rispondere alla regista: «Sarò il tuo Ken, perché la sua storia deve essere raccontata».

4. L’identikit della bambola

Il nome completo di Barbie è Barbara Millicent Robertse, e nel suo curriculum (fittizio) si legge che è nata a Willows, Winsconsin, dove ha frequentato il liceo. Per molti anni il suo fidanzato è stato Ken, col quale non si è mai sposata (nonostante esistano molti modelli di Barbie Sposa). Il loro amore sarebbe nato nel 1961 su un set televisivo, ma si racconta che il 13 febbraio 2004 – una data maledetta e vigilia di San Valentino – la coppia avrebbe deciso di separarsi dopo 43 anni di fidanzamento. Vedremo quanti di questi spunti torneranno nel film di quest’anno.

5. Margot e Ryan non erano abbastanza “di plastica”

Nonostante non sembri, data la fisionomia e i connotati dei due protagonisti, le trasformazioni di Margot Robbie e di Ryan Gosling per interpretare i rispettivi ruoli sono state impressionanti. L’attrice australiana nasce già bionda con gli occhi azzurri, ma ha comunque ricevuto un restyling dal famoso make up artist, hairdresser e protesista, Robb Crafer (Avengers: End Game, 2019), il quale ha reinterpretato le lunghezze anni ’70 decolorate della famosa bambola Mattel. Risultato? Una carnagione così impeccabile da sembrare per l’appunto plastica, labbra rosa dipinte e lunghe ciocche extrabionde. Il beauty look di Ken è stato curato da Victoria Down, truccatrice personale di Ryan Gosling, e da Marie Larkin, che si è occupata dei capelli dell’attore canadese trasformandoli nel famoso color platino del fidanzato di Barbie.

6. La bambola dal successo planetario: i numeri

Stando ai numeri del 2020, venivano vendute 100 Barbie ogni minuto in 150 paesi del mondo, per un totale di circa 58 milioni di esemplari all’anno. Aveva 14 milioni di fan su Facebook, 263mila follower su Twitter e oltre 1,2 milioni su Instagram. Infine, su YouTube il suo canale ha oltre 5 milioni di iscritti.
Oggi, a seguito dell’intensissima campagna mediatica dedicata al film della Gerwig, che è arrivata con première e apparizioni nelle città di tutto il mondo, quei numeri stanno per raddoppiare.

7. I piedi sono di Margot Robbie

Una delle scene del film già impressa nella nostra mente, anche nel caso di chi ancora non lo è ancora andato a vedere, è quella in cui Barbie scende dal letto con i suoi iconici piedi-calzanti, ossia in posizione rialzata, come se indossasse delle scarpe col tacco, anche quando la bambola è scalza. Bene, per quel celebre take (ripresa), non è stata utilizzata nessuna controfigura. È tutta opera di Margot Robbie, che per la scena si è aggrappata a una sbarra camminando sulle punte dopo un lungo allenamento. La ripresa, che compare a partire dal primo trailer del film, ha richiesto ben 8 ciak.

Sui piedi del primo modello della bambola – anch’essi ovviamente rialzati – c’erano due fori che permettevano di fissarla al piedistallo di metallo con cui veniva venduta. Oggi, i piedini forati aiutano i collezionisti a distinguere quel modello dalla Barbie numero 2, dalla cui edizione la bambola Mattel non ha più presentato i fori.

8. Bambole astronauta e messaggi sociali

Esistono circa 200 versioni di Barbie per ogni specifica carriera professionale. Ma il suo spirito innovativo e visionario ha permesso alla Mattel di creare la Barbie Astronauta già nel 1965, quattro anni prima dello sbarco di Neil Armstrong sulla Luna.

A partire dal 2015, a seguito di aver ricevuto critiche circa l’incasellamento delle Barbie, e quindi – per proiezione – delle donne, solo in determinate categorie professionali, Mattel ha lanciato sul mercato modelli che mostrassero alle bambine donne provenienti da diversi campi e background, e che sono state in grado di rompere gli schemi retrogradi. Ad esempio oggi esiste anche la Barbie dedicata a Samantha Cristoforetti.

9. Barbie e il Mago di Oz

Il film di Greta Gerwig è colmo di riferimenti alla storia de Il Mago di Oz, a partire dalla trama stessa, con Barbie che vive a Barbieland con Ken (insieme a innumerevoli altre versioni di Barbie e di Ken). Un bel giorno, però, la bambola “perfetta” decide di intraprendere un viaggio nell’imperfetto mondo reale, dopo che un assaggio di realtà le ha fatto scaturire dubbi esistenziali in grado di mettere in discussione la sua esistenza apparentemente bellissima. Nel caso del film del 2023, tuttavia, succede letteralmente il contrario rispetto al classico di Hollywood del 1939: invece di approdare in un regno fantastico come Dorothy Gale, Barbie finisce nel mondo vero.

10. Barbie come fashion-icon

«I vestiti di Barbie sono la sua massima forma di espressione», dichiara Jacqueline Durran, costumista del film di Greta Gerwig, sua storica collaboratrice con la quale aveva vinto anche un Oscar. Ci sono volute ben undici settimane di tempo per realizzare le centinaia di costumi che potremo ammirare nel corso dei 114 minuti di Barbie, ispirati da più di 60 anni di archivi fashion.

A tal riguardo, un ultimo spoiler: tra tessuti, accessori e look da urlo, nel film non ci sarà solo il rosa. Anzi.

Barbie vestita di blu con cerchietto che sorride con le mani sul volante della sua Barbie-auto
Foto Youtube | @MattelFilms – socialboost.it
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