San Firmino 2023: tradizione, petardi e lotta per i diritti animali

Festa di San Firmino 2023 a Pamplona, migliaia di persone si radunano per vedere il tradizionale lancio del petardo e l’emozionante corsa dei tori con qualche polemica legata agli animalisti

È con grande solennità che si è aperta ufficialmente a Pamplona la celebrazione di San Firmino 2023. Migliaia di persone si sono radunate nella piazza principale per assistere al tradizionale lancio del petardo, nell’attesa fervida della spettacolare corsa dei tori. Nel frattempo, alcune proteste animaliste hanno suscitato delle polemiche. Una folla euforica ha festeggiato l’inizio di uno degli eventi più illustri della Spagna, che onora San Firmino.

Indossando l’iconico abbigliamento costituito da pantaloni bianchi, camicia con fusciacca rossa e sciarpa avvolta intorno al collo, migliaia di persone hanno partecipato al chupinazo, una cerimonia in cui viene lanciato un petardo per annunciare l’avvio della festa. Il bianco e il rosso simboleggiano rispettivamente la purezza e il sangue, in memoria del martirio di San Firmino. Da oggi e per i successivi nove giorni, ogni mattina ci sarà la spettacolare corsa dei tori: sei possenti esemplari percorreranno impetuosi le tortuose strade, mentre i partecipanti cercheranno di sfuggire ai loro poderosi corni, verso l’arena della città.

San Firmino 2023: tra petardi e polemiche, la festa più discussa di Pamplona

L’entusiasmo nell’aria è tangibile, mentre gli animi si accendono e gli inni festosi risuonano nell’aria. Le sciarpe rosse, simbolo sacro di questo avvenimento tradizionale, vengono sventolate in alto dalla folla estasiata. Anche dalle eleganti dimore, balconi e terrazze si affollano curiosi desiderosi di unirsi ai festeggiamenti. Sarà da queste elevate posizioni che molti possono ammirare lo spettacolo, mentre i più coraggiosi si lanciano in audaci corse al fianco degli affascinanti animali.

Monumento a Pamplona
MarioGuti | @canva.com – socialboost.it

Ogni mattina, alle ore 8, i possenti tori sono liberati dal loro recinto per intraprendere una veloce ed emozionante corsa lungo l’iconico tragitto che li conduce dalla Calle Santo Domingo fino alla rinomata Plaza de Toros. Percorrendo circa 850 metri, questo spettacolare evento dura solitamente meno di cinque minuti, preparando i tori per la corrida pomeridiana che li attende. Questo consolidato rituale testimonia la maestria e la passione che caratterizzano il mondo della tauromachia.

Ogni giorno, un affluente flusso di oltre duemila partecipanti, tra turisti appositamente giunti da ogni parte del mondo e residenti, anima l’atmosfera dell’evento. Caratterizzata da una popolazione di 200mila abitanti, la pittoresca Pamplona si trasforma in un’accogliente dimora per oltre un milione di visitatori durante questa manifestazione. Una cittadina che, con devota ospitalità, si distingue nel costante incremento numerico dei suoi affezionati partecipanti.

San Firmino 2023: il tradizionale lancio del petardo e il confronto con gli animalisti

La partecipazione all’evento è aperta a tutti coloro che hanno compiuto 18 anni. Tuttavia, è importante sottolineare che molti partecipanti alla gara non sono adeguatamente preparati e corrono il rischio di subire ferite. Questa possibilità è concreta, considerando che i tori raggiungono velocità di oltre 50 km/h. Dal 1911, purtroppo, si contano ben 15 persone che hanno perso la vita a causa di calpestamenti o cornate da parte degli animali.

Ogni anno, nell’ambito di questo evento, vengono abbattuti circa 48 tori, il che suscita sempre polemiche e proteste da parte degli attivisti per i diritti degli animali. In occasione dell’inaugurazione, il 5 luglio, un gruppo di attivisti provenienti da AnimaNaturalis e dalla PETA ha espresso il proprio dissenso, indossando abiti rossi, coprendo i volti e indossando corna da toro. I loro cartelli recavano il messaggio “Pamplona: violenza e morte per i tori“.

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