Giornata internazionale del tè, com’è nata e come si festeggia

La Giornata Internazionale del Tè, una delle più antiche e popolari bevande al mondo, è stata ufficialmente riconosciuta dalle Nazioni Unite nel dicembre 2019, ma la sua storia ha radici più profonde

Ogni anno il 21 maggio si celebra la Giornata Internazionale del Tè, un’occasione speciale per apprezzare una delle bevande più antiche e amate al mondo. Il tema di quest’anno è “Onorare le donne di tutto il mondo, dal raccolto alla tazza” e punta i riflettori sulle donne che lavorano nel settore del tè, evidenziando il loro prezioso contributo. Uno dei maggiori produttori di tè è l’India, che riconosce l’importanza del tè nelle sue comunità e come merce per il commercio.

Gli obiettivi

Questa ricorrenza promuove azioni collettive per implementare attività a favore della produzione e del consumo sostenibili di tè ed è un’opportunità per celebrare il patrimonio culturale, i benefici per la salute e l’importanza economica di questa bevanda antichissima. La produzione e il commercio del tè ricoprono un ruolo fondamentale nell’occupazione nelle aree rurali più povere del mondo. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ospiterà una celebrazione per la Giornata internazionale del tè 2024 presso la sua sede di Roma.

Tè
Tè | pixabay @skyrice – Socialboost.it

Durante l’evento saranno presenti donne provenienti dai settori del tè e del caffè e alla FAO si svolgerà un evento di degustazione.

La storia e le origini della Giornata del Tè

La Giornata Internazionale del Tè è stata ufficialmente riconosciuta dalle Nazioni Unite nel dicembre 2019, ma la sua storia ha radici più profonde. La Giornata è stata lanciata nel 2005 dai sindacati, dai piccoli coltivatori di tè e da alcune organizzazioni in Asia e Africa che chiedevano salari più dignitosi. Già dal 2005, infatti, in diversi paesi produttori di tè, come l’India, lo Sri Lanka, il Nepal e il Bangladesh, veniva celebrato l’evento, ma in giornate differenti. La Conferenza Internazionale del Tè a Nuova Delhi ha presentato anche una Dichiarazione Internazionale sui diritti dei lavoratori e dei piccoli coltivatori per regolamentare le attività della produzione.

La storia del tè

  • Il tè viene scoperto come bevanda nel 2737 a.C.;
  • nel 1610 arriva in Europa. Secondo alcune fonti sarebbero stati gli olandesi i primi a introdurre la bevanda nel continente;
  • nel 1773 avviene il Boston Tea Party: gli abitanti del Massachusetts gettano il tè nel porto di Boston per ribellarsi alle alte tasse imposte dal governo britannico;
  • nel 2004 viene istituita la Giornata Internazionale del Tè, celebrata a Nuova Delhi, Sri Lanka, Nepal, Vietnam, Bangladesh e altri paesi produttori di tè;
  • nel 2019 la Giornata Internazionale del Tè viene ufficiale riconosciuta dalle Nazioni Unite.

Come si celebra la ricorrenza

La Giornata Internazionale del Tè viene celebrata in diversi modi, a seconda delle tradizioni culturali e locali. In Giappone, Cina e altri paesi dell’Asia orientale vengono organizzate cerimonie del tè tradizionali che puntano i riflettori sulla cultura e la filosofia che caratterizzano la pratica antica della preparazione del tè. In molte città vengono organizzati eventi di degustazione per scoprire tutte le varie tipologie di tè e il suo sapore intenso. L’evento mira a promuovere la discussione su questioni importanti come il cambiamento climatico e le innovazioni sulla produzione.

Questa ricorrenza è un’occasione per onorare la ricca storia del tè e per esplorare nuovi sapori. Le organizzazioni e le istituzioni educative spesso tengono workshop, conferenze e seminari sui benefici di questa bevanda per la salute.

Perché il 21 Maggio?

Perché è stato scelto proprio il 21 maggio? Questo periodo dell’anno coincide con il periodo in cui in molte regioni produttrici di tè avviene la prima raccolta, considerata di alta qualità. Originariamente la Giornata del tè si svolgeva ogni 15 dicembre.

Cos’è il tè

Il tè è una delle più antiche e popolari bevande al mondo ed è ricavata dalla pianta Camellia sinesis, originaria dell’Asia. È apprezzato per la sua varietà di sapori, i suoi benefici per la salute e per la sua rilevanza culturale in molte società. Si ottiene dall’infusione delle foglie, dei germogli o dei rami del Camellia sinensis e può essere:

  • verde, con un sapore fresco e leggero,
  • nero, con un sapore più ricco,
  • oolong,
  • bianco, con un sapore delicato e un colore pallido.

Il tè offre numerosi benefici per la salute fisica e mentale. È ricco di antiossidanti, in particolare i polifenoli, che aiutano a combattere i radicali liberi nel corpo. Può aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache abbassando i livelli di colesterolo e migliorando la funzione dei vasi sanguigni. In particolare quello verde aiuta a aumentare il metabolismo e favorire la perdita di peso. Inoltre, assaporare un buon tè può essere un’esperienza davvero speciale che coinvolge tutti i sensi, regalando un momento di puro relax!

La produzione e la lavorazione del tè rientrano negli obiettivi dell’agenda 2030″

La produzione e la lavorazione del tè costituiscono la principale fonte di sostentamento per milioni di famiglie nei paesi in via di sviluppo ed è il maggiore mezzo di sussistenza per milioni di famiglie povere che vivono in paesi meno sviluppati“, si legge nel sito delle Nazioni Unite.

Queste “rientrano negli obiettivi dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, contribuiscono alla riduzione della povertà estrema (Obiettivo 1), alla lotta alla fame (Obiettivo 2), all’emancipazione delle donne (Obiettivo 5) e all’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri (Obiettivo 15). Si dice che dal tè nacquero amicizie, amori, firme di contratti, affari, negoziazioni. Perché il tè è un rito. Non solo un nutrimento. Il tè diventa un momento della vita. Pensate che ogni popolo ha la sua cerimonia del tè. Esiste l’afternoon tea in Inghilterra verso le cinque del pomeriggio, mentre in Corea del sud hanno il Korean Darye rito molto formale per rilassare corpo e mente durante la vita frenetica di tutti i giorni. Affascinante la tradizione del Cha No You in cui il Maestro giapponese prepara tutto: dalla stanza, agli utensili, al tè. Molto comune il consumo di tè anche in Turchia, un tè nero locale versato in çaydanlık ovvero in un servizio di teiere messe verticalmente una sopra l’altra, mentre in Russia hanno l’elegante samovar. In Marocco, date le alte temperature, viene usato il tè verde con la menta come dissetante, rifiutarlo è segno di maleducazione. In India, invece, il tè viene servito con spezie in strada”, continua la nota.

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