Emma Marrone ha rilasciato un’intervista a Michela Murgia per Vanity Fair, durante la quale ha parlato di legami sentimentali, uomini e degli ostacoli che ha dovuto superare e condiviso con la scrittrice racconti personali e intimi. “Trovare un compagno non è facile“, ha detto, “è come se noi avessimo fatto un passo avanti per essere più libere e loro nel frattempo siano ancora nello stesso punto di prima”, ma per la cantante essere single non vuol dire essere sola, “per carattere posso stare senza un compagno, ma non senza una comunità di affetti“.
Emma Marrone: “Sono single, ma non sola“
“A volte mi ritrovo con le amiche e diciamo tutte la stessa cosa: trovare un uomo che non abbia paura di noi, di quello che siamo state capaci di diventare, ma questo è molto difficile“, ha detto a Michela Murgia. “In tutti gli ambienti c’è sessismo, ma un uomo che non deve affrontare gli ostacoli messi a noi non immagina neanche che cosa si provi ad arrivare dove ti avevano detto che non potevi andare. A me le resistenze hanno tirato fuori una determinazione che non avrei mai saputo di avere se fosse stato tutto facile”.
L’idea di famiglia, per Emma, si lega al concetto di comunità e di condivisione e si allontana dagli stereotipi troppo vincolanti che non danno spazio alla libertà personale. “Sono single ma non sono sola, ho tante famiglie”, ha detto, “il mio scopo nella vita è realizzare me stessa, non trovare un partner. Certo, sono fatta di carne e ci sono sere in cui mi piacerebbe trovare qualcuno a casa ad attendermi, banalmente anche nel letto, ma questo sentimento non mi spinge mai a pensare che andrebbe bene chiunque”, è così che la cantante chiarisce il suo punto di vista sull’amore e la realizzazione personale. Per Emma, gli uomini sono deboli e indecisi e non hanno abbastanza coraggio per rapportarsi con donne forti: “Quelli della mia generazione sono spaventati, hanno paura delle donne autonome”.
Parlando di maternità, Emma dichiara: “Potrei ancora avere un figlio, ma la priorità per me è la musica“, anche se non esclude nulla e precisa: “Se volessi potrei ancora farlo da me con la fecondazione. In Italia però devi essere per forza una coppia ed è una visione della genitorialità medievale. Perché devo avere un partner per essere madre? Prima ti dicono: non fate abbastanza figli, poi provi a farli e ti mettono mille ostacoli“.
