Da dove arriva la parola bikini? Scopriamolo nella Giornata Mondiale dedicata al costume a due pezzi

Il 5 luglio si festeggia l’invenzione più amata del guardaroba estivo. Slip alti e reggiseni-top la tendenza della stagione 2023

Louis Réard: se questo nome non vi dice niente, è arrivato il momento di porre rimedio a questo fatto, perché al signore francese in questione, stilista, si deve la diffusione di una delle invenzioni più rivoluzionarie in tema di capi d’abbigliamento, il bikini.

E dunque quale migliore data se non oggi, il 5 luglio, la Giornata Mondiale del Bikini, per ricordare Réard e ringrazioarlo ancora per aver ridato spazio a uno degli indumenti più adorati, il re dei guardaroba estivi.

Una storia travagliata, poi il simbolo dell’emancipazione femminile

Presente già in epoca greca e romana, come testimoniato da affreschi e mosaici, a riportare in auge in Europa il costume a due pezzi – dopo decenni di corpi coperti e tutine intere – fu proprio il designer francese Louis Réard che il 5 luglio del 1946, dai bordi della piscina Molitor di Parigi, lanciò per la prima volta un costume da bagno femminile che prevedeva un reggiseno e uno slip che scopriva l’ombelico.

Due ragazze in costune sulla spiaggia con tavola da surf
Foto | Pixabay @xmattmcleodx – Socialboost.it

Già il nome scelto è la premonizione di un evento dal quale non si sarebbe tornati indietro. Del bikini si è previsto subito l’effetto, quello di una bomba come quelle all’idrogeno sganciate nel luglio del 1946 dagli americani, che conducevano test nucleari, su un atollo delle Isole Marshall, Bikini. Da qui il nome e la data, il 5 luglio, per il “Bikini Day“.

Il costume a due pezzi ebbe però una storia travagliata, pochi anni dopo la piscina di Molitor, infatti, venne addirittura proibito: nel 1951 dal concorso di Miss Mondo e nel corso degli anni Cinquanta venne vietato sulle spiagge di Italia, Spagna, Portogallo, nella costa atlantica della Francia e in diversi stati degli Usa. Fu Brigitte Bardot a rendere di nuovo popolare il bikini, sfoggiandolo in Costa Azzurra, come testimoniato da alcune foto scattate nel 1953 che fecero il giro del mondo e che ritraevano l’attrice su una spiaggia di Cannes.

Al di là delle mode, negli anni il bikini ha conquistato il suo ruolo di elemento dall’importanza sociale e culturale non indifferente. Il bikini è diventato molto più di un semplice indumento da bagno, arrivando a rappresentare un’icona di libertà, audacia e emancipazione femminile.

Ma quali sono le tendenze bikini per la stagione estiva 2023? Si spazia dai bikini con slip alti e reggiseni-top mutuati dal glamour anni Ottanta, da utilizzare anche per uso cittadino come sotto-giacca, ai bikini fatti con l’uncinetto, fino ai due pezzi costruiti e decorati come capi couture, con applicazioni di ruches di fiori in tessuto attorno alla scollatura, di frange di perline e jais, di ricami di paillettes e cristalli, per un effetto sirena. Resta comunque, anche quest’anno la tendenza del bikini dallo stile minimal, preferito da chi non ama gli eccessi e desidera sfoggiare in spiaggia uno stile essenziale, pulito e minimale, in puro stile anni Novanta.

Gestione cookie