Chi è Geolier, il rapper che porta a Sanremo un brano in napoletano

Geolier ha rappresentato tutta Napoli sul palco di Sanremo, scopriamo di più sul rapper partenopeo e la sua brillante carriera

Si è conclusa la prima puntata di Sanremo e tutta Napoli è rimasta incollata allo schermo per sostenere Geolier, il rapper di Secondigliano, che si è fatto strada nella musica rap senza rinnegare mai da dove viene, e mettendo in luce tutta la bellezza e la particolarità della lingua napoletana.

La sua esibizione di ieri sera ci ha conquistati e oggi vogliamo parlarvi, in modo più approfondito, di chi è davvero Emanuele Palumbo, in arte Geolier.

Chi è Geolier?

Geolier canta
Geolier e la sua carriera brillante – ANSA/GIUSEPPE LAMI – socialboost.it

Emanuele Palumbo ha scelto lo pseudonimo Geolier perché in francese significa “guardia carceraria” o “secondino” e nello stesso tempo indica anche gli abitanti del quartiere di Secondigliano.

A soli 23 anni Emanuele si è assunto una responsabilità importante: portare il napoletano sul palco di Sanremo e possiamo dire che il giovane rapper sia stato all’altezza dell’obiettivo.

Secondigliano è un quartiere di Napoli Nord ritenuto poco raccomandabile, ma per Geolier è casa. Tanto che il suo primo pubblico sono state proprio le persone del quartiere, che hanno ascoltato le sue prime canzoni e lo hanno sostenuto.

La sua famiglia lo ha sempre tenuto con i piedi per terra, specialmente il padre che non ha esitato a ricordargli che lasciare il lavoro in fabbrica per dedicarsi solo alla musica sarebbe stato un azzardo. Ma Geolier non gliene ha mai fatto una colpa, anzi, lo ha ringraziato apertamente nel suo brano Ricchezza, esaltandone l’integrità e i sacrifici che ha sempre fatto per la famiglia.

Dalle strade di Secondigliano al palco dell’Ariston

Geolier si esibisce a Sanremo
Geolier si esibisce a Sanremo – ANSA/ETTORE FERRARI – socialboost.it

 

Da grande fan dei Club Dogo, Rocco Hunt e Michael Jackson, Geolier ha sempre amato la musica, specialmente il rap. Infatti, aveva solo 12 anni quando ha iniziato a cimentarsi nello scrivere strofe, e da adolescente ha cominciato ad esibirsi in alcuni locali di zona con i suoi freestyle. Già da allora, Napoli ha cominciato a scoprirlo e a sostenerlo.

Il sogno si realizza

Il suo singolo di debutto è stato P Secondigliano ed è uscito nel 2018. Il brano è stato realizzato in collaborazione con Nicola Siciliano ed è stato solo la punta dell’iceberg del successo di Geolier di quell’anno. Infatti, a P Secondigliano hanno fatto seguito i brani Mercedes, Queen e Mexico.

Nel 2019 c’è stata la sua grande occasione, quella che ti fa dire: “OK, ho realizzato il sogno”, ovvero ha firmato con la BFM Music, un’etichetta indipendente nata per volere di Luchè.

Da quel momento, la strada è stata in discesa per Geolier, o meglio: è stata una salita semplice quanto una discesa, perché in alto ci è arrivato eccome: il suo album di debutto, Emanuele, gli ha permesso fin da subito di collaborare con artisti del calibro di Emis Killa, Guè Pequeno, Lele Blade e lo stesso Luchè. Indovinate un po’? Ha venduto 50.000 copie ed è stato certificato disco di platino. Un inizio niente male.

Nuovo album, nuovi record

Il coraggio dei bambini è il nome del suo secondo album, ed è stato il più ascoltato in assoluto in Italia nel 2023. Ma non è l’unico record raggiunto da questo capolavoro: si è aggiudicato la prima posizione mondiale tra gli album più ascoltati nel primo weekend d’uscita. Si può dire che in molti non vedessero l’ora di ascoltarlo…

Sempre più artisti hanno deciso di collaborare con Geolier, strabiliati dal suo talento e dal suo flow, come Gemitaiz, MadMan, Marracash, Lazza, Anna Tatangelo, Gigi D’Alessio, Shiva e Paky, consentendogli di ingrandire sempre di più il sogno ormai decisamente realizzato.

Geolier si racconta alle Iene

Per capire meglio chi è Geolier non possiamo non riportare uno dei momenti in cui il rapper ci ha concesso di affacciarci di più dentro di lui, ovvero il monologo che ha tenuto sulle reti Mediaset come ospite delle Iene.

Perciò, se dobbiamo raccontarvi in modo fedele chi è davvero Emanuele Palumbo, pensiamo sia corretto lasciare spazio alle sue parole:

“Per tante persone è strano vedere un napoletano e Napoli vincere. Ma io le capisco, perché pure per me è strano. Solitamente ci diciamo che dobbiamo lottare ogni giorno per resistere, e per andare avanti nonostante tutto. Massimo Troisi parlava spesso degli stereotipi di Napoli. Però non distruggeva quelli negativi, ma estremizzava quelli positivi. E alla fine faceva vedere che pure quelli erano un’invenzione di chi voleva che Napoli fosse solo una caricatura. A me sembra che andiamo bene solo se siamo una storia già scritta, nel bene e nel male.

Lo capii quando ero bambino: questa narrazione l’avremmo cambiata solo iniziando a vincere. Sono profonde le differenze tra Nord e Sud. Anzi, per una volta diciamo tra Sud e Nord. Non per creare divisioni, anche perché io, con la musica, voglio parlare a tutti. Però alcuni pensano che questa disparità non sia più un tema importante. Il degrado è dappertutto, è vero, ed è pure vero che non è una gara a chi sta peggio.

Ma non dobbiamo fare finta che sia tutto risolto. Il Sud è destinato a restare per sempre una carta sporca? Il vero razzismo è l’indifferenza. Quando è uscito il mio disco è andato primo nella classifica mondiale. Voglio solo farvi capire quanto sono contento di essere diventato un modello della Napoli vincente. Ma che significa vincere? Per me vincere è fare un monologo, che vede tutta l’Italia, nella lingua di Basile, Eduardo, Totò e Pino Daniele, e anche di Geolier. adesso Napoli e i napoletani si vogliono affermare per il loro talento e la loro forza. E se a qualcuno non sta bene, se qualcuno ci vede un problema, il problema sapete dove sta? Allo specchio”.

Le parole di Geolier fanno capire chi è davvero e quanto siano radicati in cui alcuni valori fondamentali, di cui la sua musica si fa testimone: uguaglianza, voglia di riscatto e unione. Napoli era bella anche prima che cominciasse a vincere (che si tratti di calcio o musica, oseremmo dire) e lui vuole sottolineare la forza della sua città. Da questo potete immaginare quanto sia amato dai suoi conterranei, ma è bene sottolineare che il suo messaggio può essere ampliato anche ad altre divisioni, non solo quella Nord e Sud Italia.

Insomma, la sua è una lotta agli stereotipi fatta a colpi di strofe fluide e potenti, caratterizzate da un napoletano moderno che parla a tutti, anche a chi il napoletano non lo sa.

Le canzoni da ascoltare per forza di Geolier

Ovviamente la prima dell’elenco è I p’ me, tu p’ te, il brano con cui Geolier sta fronteggiando i grandi nomi della musica italiana sul palco di Sanremo. Ma vi consigliamo di ascoltare anche altri cavalli di battaglia dell’artista partenopeo, ovvero:

  • Cadillac – ft. MV Killa, Geolier, Tony Effe
  • Come vuoi
  • X Caso – ft. Sfera Ebbasta
  • Il male che mi fai – ft. Marracash
  • Hermes
  • M’manc – ft. Shablo, Sfera Ebbasta
  • Ricchezza

Buon ascolto a tutti!

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