Cameriere, assistente di cucina e cuoco, ecco i lavori più richiesti per l’estate

Il settore turistico in Italia non conosce crisi occupazionale: sono cameriere, assistente di cucina e cuoco i mestieri più richiesti per la stagione estiva 2023

Secondo l’Osservatorio InfoJobs, piattaforma specializzata nella ricerca del lavoro, cameriere, assistente di cucina e cuoco sono i lavori più richiesti per l’estate 2023. L’Osservatorio, infatti, ha registrato che, sebbene la stagione estiva sia già iniziata, sono oltre 1700 le offerte ancora attive e quasi 5000 quelle pubblicate sul portale da aprile a metà giugno.

Estate 2023, ecco quali sono i lavori più richiesti

Secondo Coldiretti, la stagione estiva porta sempre di più l’arrivo di turisti stranieri nel nostro Paese, con un aumento del 37% dei viaggiatori rispetto all’anno 2022.
Le professioni più richieste nel settore del turismo e della ristorazione per la stagione estiva sono ancora una volta concentrate sulla cucina, anche e soprattutto grazie alla considerazione che la nostra gastronomia vanta in tutto il mondo. Nella top 10 dei lavori più richiesti troviamo il barista, che si posiziona al quarto posto, seguito dall’animatore turistico. Al sesto posto troviamo l’addetto al catering aereo, seguito da chef, addetto alle pulizie delle camere, addetto alle vendite e responsabile delle vendite. Fuori dalla top 10, ma immancabili, ci sono il pizzaiolo (in dodicesima posizione), che porta in tavola uno dei cibi più rappresentativi dell’Italia nel mondo, mentre il pasticcere si colloca in sedicesima posizione.

Cameriera prende l'ordine della cliente
Immagine | Pixabay @SeventyFour – SocialBoost.it

I dati InfoJobs delineano uno scenario positivo, con un totale di quasi 5.000 annunci pubblicati sulla piattaforma da aprile a metà giugno 2023. A raccogliere la maggior parte degli annunci è il settore della ristorazione, che da sola conta quasi 4.000 annunci. Il turismo, anche se con numeri minori, presenta la crescita percentuale più importante, che mantiene la tripla cifra già registrata nel 2022. La tendenza positiva del settore turistico è confermata dai dati Bankitalia relativi al primo quadrimestre dell’anno, che evidenziano l’arrivo di ben 21,8 milioni di viaggiatori dall’estero: secondo l’analisi Coldiretti, il caldo spinge l’arrivo di turisti stranieri, con un aumento del 37% rispetto allo scorso anno (anche se gli arrivi rimangono inferiori di circa l’11% rispetto al 2019, anno prima dell’inizio della pandemia di Covid). L’andamento degli arrivi è confermato dalla spesa che, nel primo quadrimestre 2023, è stata addirittura di 10,6 miliardi per gli stranieri, in aumento del 34% rispetto dello stesso periodo dell’anno precedente. Un trend che potrebbe portare a favorire, come auspica Coldiretti, il ritorno in Italia dei 33 milioni di turisti stranieri che prima del Covid avevano soggiornato nella penisola durante l’estate.

I turisti che arrivano dall’estero in Italia sono strategici per l’ospitalità turistica, soprattutto nelle mete più gettonate, anche perché i visitatori da questi Paesi hanno tradizionalmente un’elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. In particolare, il consumo di pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche l’acquisto di cibi di strada, souvenir o specialità enogastronomiche è per molti turisti la principale motivazione del viaggio in un Paese come l’Italia, che è uno dei pochi al mondo che può contare sui primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare. Secondo la Coldiretti viene destinato al cibo un terzo del budget totale delle vacanze. Nella scelta delle loro mete gli stranieri in Italia apprezzano particolarmente le città d’arte, ma anche le località di mare, contribuendo quindi alle stime positive per il comparto balneare.

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