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Sciopero a Hollywood: ecco le serie e i film sospesi a causa della protesta

Dal nuovo Gladiatore con Pedro Pascal, all’attesissima quinta stagione di Stranger Things, passando per Lilo & Stitch e Mission Impossible, ecco una serie di pellicole la cui produzione è “bloccata” per il volere degli attori in rivolta

Uno sciopero è una sorta di “provocazione organizzata” che punta a raggiungere determinati obiettivi tramite il disagio che crea nel settore, o nell’azienda che vuole colpire. È la più caratteristica forma di “autotutela” degli interessi collettivi dei lavoratori subordinati: esso consiste, infatti, nel rifiuto da parte di questi ultimi di adempiere l’obbligazione lavorativa, al fine di costringere la controparte a concedere migliori condizioni economiche o normative di lavoro.

Oltre due mesi di rivolta a Hollywood

È quello che sta succedendo ad Hollywood, durante lo sciopero organizzato da attori, attrici, sceneggiatori e altri operatori del cinema, che stanno protestando per ottenere garanzie da parte dei colossi di produzione come Netflix, Amazon, Apple, Disney, Paramount, Warner Bros e altri.

In corso da 75 giorni ormai, la manifestazione sta impattando notevolmente sui “lavori in corso” cinematografici: sta ritardando le riprese sul set e sta creando assenze rumorose ai festival di presentazione e alle cerimonie dei premi del settore. Ecco le serie e i film annunciati mesi fa e attesissimi dai fan di tutto il mondo che sono attualmente in stand-by a causa dello sciopero.

Foto EPA | @CAROLINEBREHMAN – Socialboost.it

Le serie tv dal destino incerto

Cominciamo dal prodotto più amato dagli spettatori degli ultimi quindici anni: le serie tv. Sono gli anni delle grandi saghe fantasy, ed è proprio da questo genere che spuntano i nomi più noti di serie “bloccate” a causa dello sciopero in corso, dato che gli attori e le attrici iscritti all’organizzazione in rivolta, il sindacato Sag-Aftra, non possono partecipare a nessuna produzione.

La seconda stagione di House of the Dragon, il prequel dedicato al mondo di Game of Thrones, pur girandosi nel Regno Unito, sta subendo dei rallentamenti. A questo titolo si aggiungono quelli di Stranger Things, The Last of Us, The Mandalorian e Andor, la cui lavorazione era già stata sospesa per via dello sciopero degli sceneggiatori, uniti nel sindacato WAG in questa battaglia.

Purtroppo questa lista non potrà che aumentare nelle prossime settimane, se i colossi di produzione non risponderanno adeguatamente agli scioperanti.

I film in sospeso

Per quanto invece riguarda il grande schermo, sono numerosi i film le cui riprese erano già iniziate e sono state interrotte per via della manifestazione.

Il sequel di Beetlejuice ad esempio, diretto da Tim Burton e con protagonista Michael Keaton, sta per chiudere il set a Londra, ma dovrebbe girare anche un’ultima scena in Vermont, negli Stati Uniti, a questo punto rimandata a data da destinarsi. Lo stesso destino si prospetta per Deadpool 3, che stava girando in Inghilterra, ma presenta tutto il cast legato a Sag-Aftra e quindi in rivolta, così come per Venom 3 e Mortal Kombat 2.

Sospese anche le riprese de Il Gladiatore 2, il sequel con Pedro Pascal e Paul Mescal, che aveva concluso due terzi delle riprese a Malta ma non sarà nelle condizioni di concludere a breve tutta la produzione. Inoltre sono in sospeto le pellicole di Juror #2, il nuovo film di Clint Eastwood, l’adattamento live-action del classico Disney Lilo & Stitch, e il film con Jason Momoa tratto dai videogiochi di Minecraft.

Foto | @ParamountPictures – Socialboost.it

In bilico anche il futuro di Mission Impossible: Dead Reckoning – Parte Due, la cui prima parte è appena arrivata nelle sale. Tom Cruise e il regista Christopher McQuarrie, quando è scoppiata la rivolta, stavano concludendo i lavori sul capitolo conclusivo della saga, previsto in uscita nel giugno 2024, ma ora destinato inevitabilmente a slittare. Un’altra saga rallentata dalle proteste sarà Avatar, di cui si stavano girando le ultime scene per quanto riguarda il terzo capitolo, a cui sarebbe sicuramente seguito un lungo lavoro di post-produzione.

Insomma, la prossima stagione di cinema e tv si prospetta parecchio magra, e se le ragioni di chi protesta non verranno accolte a breve la situazione potrebbe protrarsi ancora a lungo.

Matilde Brizzi

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